La legge di Bilancio 2025 (L. n. 207/2024) da leggersi assieme al decreto di Revisione del regime impositivo dei redditi IRPEF-IRES (D.Lgs. n. 192/2024) interviene in modo rilevante e significativo su quelle che sono le regole di gestione dei rimborsi spese e delle trasferte effettuate dai lavoratori, soci, amministratori e collaboratori a partire dal 1° gennaio 2025.
La finalità della norma è di contrastare l’evasione fiscale ma allo stesso tempo garantire che le spese dedotte dall’azienda ai fini fiscali siano effettivamente sostenute; la misura, inoltre, punta a promuovere una maggiore trasparenza nella gestione aziendale.
La regola generale oggi pertanto può essere così sintetizzata: esenzione fiscale e previdenziale lato lavoratore e deducibilità fiscale in capo alle aziende vanno a “braccetto” con la conseguenza che solo il pagamento con strumenti tracciati comporterà il beneficio per entrambe le Parti coinvolte.
I rimborsi delle spese per vitto, alloggio, viaggio e trasporto effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea (taxi, NCC), non concorrono alla formazione del reddito per il lavoratore solo qualora le spese stesse siano effettuate con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23, D.Lgs. n. 241/1997 (carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari).