Il disegno di legge di Bilancio 2025 interviene in materia di tracciabilità delle spese di trasferta e rappresentanza introducendo, a partire dal periodo d’imposta 2025 l’obbligo di pagamento tracciato per la deduzione delle spese relative a prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande e le spese per viaggio e trasporto, effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea, addebitate direttamente al committente oppure rimborsate ai dipendenti per le trasferte effettuate o ai lavoratori autonomi che le hanno sostenute. Modifiche che saranno impegnative per i datori di lavoro che si troveranno probabilmente a ripensare l’organizzazione economica delle trasferte, non solo quelle effettuate fuori dal territorio comunale ma anche quelle all’interno del territorio stesso.

Le spese per vitto, alloggio, viaggio e trasporto di cui al comma 5 dell’ art. 51 del TUIR effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea di cui all’art. 1 della legge n. 21/1992, non concorrono a formare il reddito solo se sono state effettuate con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento tracciabili. Lo prevede il disegno di legge di Bilancio 2025 all'esame della Camera in prima lettura.

Tracciabilità obbligatoria dal 2025

Si tratta quindi delle spese sostenute per i viaggi in taxi e/o con auto a noleggio con autista che non presuppongono l’emissione di un ticket come nel trasporto pubblico. La tracciabilità diventa obbligatoria anche per la deduzione delle spese relative a prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande e le spese per viaggio e trasporto, effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea, addebitate direttamente al committente oppure rimborsate ai dipendenti per le trasferte effettuate o ai lavoratori autonomi che le hanno sostenute.