Le detrazioni per i figli a carico (naturali riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati) sono le agevolazioni riconosciute dall'articolo 12 del TIUR, che ne stabilisce regole, termini e condizioni, che consentono ai contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi 2018 (tramite modello 730 o modello Redditi ex Unico) di detrarre le spese sostenute nel 2017 per i figli maggiorenni, minorenni e disabili.
La soglia di reddito indica l’indipendenza del figlio: sono considerati fiscalmente a carico dei genitori coloro che, a prescindere dall’età, possiedono una soglia di reddito complessiva nell'anno precedente non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Nel calcolo del reddito si considerano solo i redditi che concorrono alla formazione del reddito complessivo IRPEF, soggetto a tassazione ordinaria, compresi i redditi dei fabbricati assoggettati a cedolare secca sulle locazioni, ma non quelli esenti come i redditi soggetti a tassazione separata, quelli assoggettati a ritenuta a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva.
La Legge di Stabilità dispone che “All'articolo 12, comma 2, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, relativo alle detrazioni per carichi di famiglia, è aggiunto il seguente periodo: «Per i figli di età non superiore a ventiquattro anni il limite di reddito complessivo di cui al primo periodo è elevato a 4.000 euro»”. Il comma 144-ter ne rimanda l’applicazione al 2019: “La disposizione di cui al comma 144-bis acquista efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2019”.
Le regole sulle detrazioni per i figli a carico sono quindi cambiate per effetto della Legge di Bilancio 2018, che ha previsto un innalzamento della soglia di reddito entro la quale i figli possono essere considerati fiscalmente a carico dei genitori: il limite di reddito è stato aumentato dagli attuali 2.840 euro a 4.000 euro fino a 24 anni ma entrerà in vigore solo il 1° gennaio 2019 e non coinvolgerà tutti i familiari a carico ma si applicherà esclusivamente ai figli di età inferiore a 24 anni. Oltre i 24 anni di età e per tutti gli altri familiari permane il tetto di reddito di 2.840,51 euro.
Poiché la nuova regolamentazione sullo status di figlio a carico entrerà in vigore il 1 gennaio 2019, l’art. 12 del TUIR fino al 31 dicembre 2018 consente di valersi delle detrazioni fiscali per carichi di famiglia in presenza di un reddito dei figli (o degli altri familiari a carico) non superiore a 2.840,51 euro lordi dal punto di vista fiscale. Nel 2018 un figlio è quindi considerato a carico se percepisce un reddito complessivo “non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili”; dal 2019 se percepisce un reddito complessivo non superiore a 4.000 euro, al lordo degli oneri deducibili, se di età non superiore a 24 anni. Dai 25 anni in su il limite di reddito per il diritto alle detrazioni fiscali rimane 2.840,51 euro.
La detrazione figli a carico, consente di ottenere un abbassamento delle tasse dovute per un importo pari all'importo della detrazione.
Tra le novità anche gli importi annui che spettano ai genitori beneficiari della detrazione per il 2018: da 800 a 950 euro per ogni figlio dai tre anni in su, da 900 a 1.220 euro per ogni figlio sotto i tre anni. L’art. 12 stabilisce infatti che dall'imposta lorda si detraggono per carichi di famiglia 950 euro per ciascun figlio, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottivi o affidati, aumentati a 1.220 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni. Le predette detrazioni sono poi aumentate di 400 euro per ogni figlio disabile ai sensi dell'articolo 3 della legge 104/92 e di ulteriori 200 euro per ogni figlio dopo il secondo per i contribuenti con più di tre figli a carico.
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